Adeguati Assetti: il significato per l’impresa e gli amministratori

In questo articolo capiremo l’importanza degli adeguati assetti organizzativi amministrativi e contabili al fine della tempestiva rilevazione di uno stato di crisi.

Cosa si intende per assetto organizzativo, amministrativo e contabile?

Assetto organizzativo

È rappresentato dalle direttive e dalle procedure che garantiscono che il processo decisionale sia assegnato ed esercitato ad un appropriato livello di competenza e responsabilità. Include le direttive e le procedure che definiscono il sistema di gestione dei rischi e quello di controllo interno.

Assetto Amministrativo

Si riferisce alla dimensione dinamica e funzionale dell’organizzazione aziendale. Si concretizza nell’insieme delle procedure e dei processi rivolti ad assicurare un corretto e ordinato svolgimento delle attività aziendali.

Assetto contabile

Si riferisce alla rilevazione di contabilità generale e contabilità analitica di cui fanno parte i processi di reporting, i sistemi di rilevazione delle performance aziendali e di valutazione degli investimenti.

 Perché è importante avere Adeguati Assetti? 

L’art. 2086 del cc. impone all’amministratore di istituire tali assetti sulla base della dimensione e della natura della propria impresa al fine non soltanto di esonerarlo da possibili ripercussioni giudiziarie ma soprattutto per aiutarlo a vigilare sul quel bene che fa grande il nostro paese, aiutandolo a rilevare tempestivamente un qualsiasi segnale di crisi, dandogli la possibilità di adoperarsi immediatamente e adottare tutti gli strumenti possibili messi a disposizione dall’ordinamento per superare tale situazione e portarlo quindi alla continuazione della propria attività.

Due quindi sono le parole magiche: Adeguati assetti, o più precisamente adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili

Art. 2086 c.c. comma 2: l’obiettivo della norma

L’obiettivo principale della norma è quello di assicurare alla collettività un bene che è parte fondamentale del tessuto economico del nostro paese, ovvero l’Impresa. Questo avviene grazie alla rilevazione tempestiva di possibili inefficienze che progressivamente potrebbero erodere la liquidità aziendale provocando dapprima un sovraindebitamento e a lungo andare una situazione di default. Si pone particolare attenzione all’imprenditore/amministratore che dovrà rispondere in sede giudiziaria nel caso in cui venga accertato che non sono stati adottati adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili e quindi non sono state applicate tutte quelle azioni necessarie per impedire l’aggravamento della situazione iniziale di crisi.

Quali sono i primi segnali di crisi ?

  • Squilibrio economico (i ricavi non coprono i costi), finanziario (l’azienda non è in grado di far fronte, con le proprie entrate alle uscite monetarie) e patrimoniale (squilibrio tra capitale proprio e di terzi, attivo immobilizzato e circolante)
  • Un clima aziendale ostile e poco aperto al confronto
  • I litigi fra soci o amministratori che impediscono all’impresa di lavorare correttamente
  • L’insoddisfazione della clientela
  • La scarsa capacità di innovazione
  • La mancata formazione e aggiornamento del personale dipendente
  • La perdita delle quote di mercato
  • Un fatturato costituito in gran parte dalla vendita di prodotti in fase di decadimento

Cosa fare per evitare tali responsabilità?

Prima di tutto gli Amministratori dovranno essere sempre più presenti e  coinvolti nelle dinamiche aziendali. Solo in questo modo potranno accorgersi di segnali di crisi e tempestivamente agire attraverso appropriate azioni.

Lo strumento migliore nelle mani dell’imprenditore è il controllo e  la misurazione dei risultati aziendali, non solo attraverso la lettura del bilancio che porta ad una visione di ciò che è passato, ma grazie ad un nuovo approccio di misurazione. Una visione e un controllo costante e d’insieme dell’azienda che punta a monitorare regolarmente attraverso un’analisi non solo quantitativa ma anche e soprattutto qualitativa dei dati aziendali: La Balanced Scorecard.  

Grazie a questo strumento è possibile monitorare quei valori qualitativi che il bilancio non riesce a misurare, valori  sulla base dei quali si fonda lo stato di salute di un’impresa. Attraverso un controllo costante di queste informazioni, e la loro corretta interpretazione, si può capire se l’azienda sta realizzando gli obiettivi oppure è necessaria una revisione delle azioni per raggiungere i risultati programmati. 

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